La Corte d’Assise di Teramo ha condannato Cristian Daravoinea per l’omicidio di due anni fa a Nereto. Centomila euro per la figlia minorenne della coppia
TERAMO – Ventuno anni di reclusione dovrà scontare, in carcere, Cristian Daravoinea, il camionista 37enne romeno che esattamente due anni fa, il 9 ottobre del 2019, uccise con due coltellate la compagna Mihaela Roua, a Nereto.
Lo hanno deciso i giudici della Corte d’Assise di Teramo, presieduta da Domenico Canosa, riuniti oggi in camera di consiglio nel tribunale di Teramo. La Procura, rappresentata dal pm Davide Rosati, aveva chiesto una pena di 24 anni.
L’omicidio si era consumato, al culmine di una violenta lite, nell’appartamento di Nereto in cui vivevano i due, che si
stavano separando. A scoprire il corpo senza vita di Mihaela erano stati i vigili del fuoco, intervenuti dopo l’allarme
lanciato da un’amica che non riusciva a mettersi in contatto con la donna. Sul posto erano arrivati i carabinieri del reparto operativo del comando di Teramo che poche ore dopo riuscirono a rintracciare il 37enne a Tortoreto.
Dopo il fermo Daravoinea aveva ammesso subito le proprie responsabilità. Oggi la condanna a 21 anni, al termine del processo in Corte d’Assise che ha visto cadere l’aggravante dei motivi futili e abietti che era stata contestata all’uomo dalla Procura. La corte ha disposto a carico di Daranoivea le pene accessorie dell’interdizione dai pubblici uffici e il risarcimento danni in favore delle parti civili da liquidarsi in separata sede, oltre a una provvisionale
immediatamente esecutiva di 100mila euro a favore della figlia minore della coppia e di 50mila euro ciascuno a ai tre familiari della donna che si erano costituiti parte civile. L’uomo era difeso dagli avvocati Federica Di Nicola e Mario Gebbia.